La più tecnica delle Sky fa nuovamente sognare i corridori del cielo - Trofeo Kima

La più tecnica delle Sky fa nuovamente sognare i corridori del cielo

Trofeo Kima, il countdown è cominciato. L’ultimo week end di agosto la Valmasino aprirà le porte al popolo dell’outdoor running con una due giorni tutta da correre. Sabato 27, ad alzare il sipario saranno Kima Trail Running e MiniKima. Alla vigilia della più mitica delle Sky, riservata al gotha mondiale della specialità, a farla da padrone sarà quindi il trailrunning con due tracciati da 6 e 14km che porteranno i concorrenti a correre al cospetto di quelle frastagliate vette granitiche che hanno scritto la storia dell’alpinismo. Iscrizioni ancora aperte, chi volesse accaparrarsi un pettorale dovrà inviare una mail a info@trofeokima.org.

Domenica, sold out annunciato da tempo per la Grande Corsa sul Sentiero Roma. Ai nastri di partenza sono attesi 300 eroi provenienti da 29 differenti nazioni se la dovranno vedere con il tracciato più duro, più tosto e mitico del palcoscenico mondiale; insomma saranno attesi all’università dello skyrunning. Seconda tappa delle Skyrunner® Extreme Series, le prove più tecniche del circuito di coppa del mondo, il Trofeo Kima si presenterà in tutto il suo splendore: 52Km di sviluppo, 8.400m di dislivello totale e sette passi tutti sopra i 2500m (quota massima passo Cameraccio 2.950m). Bocchetta Roma, Cameraccio, Camerozzo, Barbacan, valichi alpini da nominare con rispetto e un pizzico di devozione.

Ma perché il Kima è gara mitica? Basta sfogliare l’albo d’oro nel quale spiccano Fabio Meraldi, Mario Poletti, Cheto Biavaschi, Mauro Gatta, Paolo Gotti e Kilian Jornet solo per citare solo alcuni dei grandi campioni che qui hanno contribuito a rendere celebre il loro nome. Al femminile Morena Paieri, Gloriana Pellissier, Corinne Favre, Emanuela Brizio, Nuria Picas e Kasie Enman la dicono lunga su quanto questa competizione sia prestigiosa.

Nata da un sogno della guida Alpina Pierangelo Marchetti e concretizzata da sua sorella Ilde con il supporto di un gruppo di validi amici nella primavera del 1995, il Kima è da sempre considerato il non plus ultra dello skyrunning. Prima della modifica apportata al percorso, il giro originale misurava sui 50 km ed aveva un dislivello positivo di 3800m (record Mauro Gatta 5h49’10” e Gloriana Pellissier 7h48’27”). Dopo gli ultimi ritocchi che l’hanno ancora più lungo e impegnativo (52km con 4200m up), i tempi da battere sono quelli dello spagnolo Kilian Jornet 6h12’20” e Nuria Picas 7h36’21”.